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Genotipizzazione RhD fetale

Kit per Genotipizzazione RhD fetale

Kit Free DNA Fetal RhD-Duplex

Genotipizzazione RhD fetale non-invasiva da sangue materno

Per una diagnosi precoce, affidabile e sicura del genotipo RHD fetale da semplice prelievo di sangue materno, a partire dall’11a settimana gestazionale.

Basato sulla rilevazione del DNA fetale libero (cffDNA) circolante nel sangue materno, il kit permette una precisa e precoce identificazione dello status RhD in gravidanze di donne RhD-negative.

Innovazione esclusiva IBJB

Il kit Free DNA Fetal RhD-Duplex è il primo kit di genotipizzazione dell’RHD fetale marcato CE di Classe D secondo il Regolamento IVDR (EU) 2017/746, che quindi soddisfa i più stringenti standard normativi europei dei diagnostici in vitro.  

Automazione & validazione

L’intero flusso di lavoro, dall’estrazione del DNA plasmatico all’amplificazione degli esoni RHD 5, 7, e 10, è stato validato sulle piattaforme automatiche più comunemente in uso presso i laboratori clinici.

Composizione del kit

·         Reagenti per la biologia molecolare dedicati esclusivamente alla determinazione dell’RHD fetale.

·         3 esoni target che garantiscono la sensibilità analitica del 100%.

·         Non idoneo per altre determinazioni prenatali (per es. sesso del feto).

 Uso previsto

Per gravide RhD-negative. Nella popolazione caucasica, ca. il 15% delle donne è RhD-negativo.

Nella sola Italia, questo si traduce in circa 78.300 gravidanze/’anno.    

In alcuni Paesi, come la Francia, il test viene prescritto di routine per ottimizzare l’immunoprofilassi anti-D, grazie a:

·         l’eliminazione di somministrazioni non necessarie in gravidanze con feto RhD-negativo,

·         la focalizzazione del trattamento di profilassi solo nelle gravidanze con vera incompati-bilità RhD materno-fetale

 Benefici a livello clinico e di sanità pubblica

·         Eliminazione di somministrazioni sistematiche e non necessarie di immunoglobuline

      anti-D.

·         Semplificazione del follow-up clinico per le gravidanze RhD-negative.

·         Abbattimento dei costi di sanità pubblica.

·         Miglioramento della cura del paziente attraverso un approccio personalizzato e non invasivo.  

Procedura

1.      Prelievo di un campione di sangue materno (dalla 11a settimana gestazionale).

2.      Estrazione e analisi del DNA fetale libero circolante (cffDNA).

3.      Determinazione dello status dell’RhD fetale sulla base della presenza o assenza di esoni RHD.

4.      Valutazione dei risultati di feto RhD-positivo o RhD-negativo.

Importanza del test

L’incompatibilità Rhesus si verifica in caso di madre RhD-negativa con feto RhD-positivo. La mancanza di un trattamento specifico può portare allo sviluppo di anticorpi materni con possibili ripercussioni sulla gravidanza in corso o sulle successive.

Focalizzando la profilassi solo su gravide con feti RhD-positivi, il test:

·         evita l’esposizione non necessaria alle immunoglobuline anti-D   

·         consente un risparmio di risorse

·         protegge la salute di madre e figlio

 

 

 

 

Ref. prodotto: IBJ 502080533

Fabbricante: Institut de Biotechnologies Jacques Boy (IBJB) – Reims, FRANCIA

   

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